Che cos’è Google Wallet: Cos’è, Come Funziona e Carta

Da Google Wallet a Google Pay: un’operazione di rebranding e consolidamento di sistemi di pagamento già esistenti

A partire dall’8 gennaio 2018 i brand Android Pay e Google Wallet sono stati unificati in un unico sistema di pagamento online chiamato Google Pay, accorpando tutte le caratteristiche specifiche dei 2 vecchi sistemi.

Android Pay era nato nel 2015 come spin-off di Google Wallet. All’epoca la multinazionale Google LLC -con sede a Mountain View (California-USA)- aveva deciso di modificare la sua strategia di marketing estendendo a livello mondiale -cioè anche al di fuori degli Stati Uniti- il sistema di pagamento mobile NFC, la tecnologia di trasferimento dati senza contatto tra dispositivi che consente di trasferire e ricevere denaro in un’ottica p2p (peer to peer) in cui non esistono server e client ma ogni device è entrambe le cose.

Google Wallet: storia di un brand che non esiste più

Google Wallet nacque nel 2011 come strumento di pagamento che consentiva di usare gli smartphone come carte di credito. Fu, fin da subito, un’incredibile innovazione tecnologica non solo di prodotto ma anche di processo che rivoluzionò l’intero sistema finanziario del mondo.
Il servizio venne presentato il 26 maggio 2011 dalla Google LLC (in Italia diremmo “Società a Responsabilità Limitata”) in collaborazione con il circuito di pagamento MasterCard e Citigroup (il gruppo multinazionale di banche d’investimento e società di servizi finanziari con sede a New York).

Funzionamento di Google Wallet

L’obiettivo della nuova applicazione (nel 2011) era solo quello di semplificare le transazioni con moneta elettronica nei negozi in modo da aumentarne la frequenza e quindi la diffusione. L’innovazione nasceva però con un grosso limite: poteva essere usata solo negli Stati Uniti ed era compatibile con un unico tipo di cellulare, il Nexus S 4G, lo smartphone con sistema operativo Android progettato da Google e prodotto da Samsung. Questo limite compromise -al momento del lancio- la velocità di circolazione del nuovo sistema.

Il sistema di Google Wallet permetteva di trasformare lo smartphone in un portafoglio virtuale (n.b.: quanto segue è valido ancora oggi), registrando sull’account Google le proprie carte di credito e i coupon (sconti) per fare acquisti nei negozi che avevano precedentemente aderito al programma. Bastava avvicinare lo smartphone al POS (terminale di pagamento) il quale inviava un segnale al cellulare, eseguiva le verifiche di sicurezza e autorizzava quindi il pagamento.
Le informazioni relative alle carte di credito erano registrate in un chip separato dagli altri componenti del sistema operativo del cellulare e solo le app autorizzate come Google Wallet potevano accedere a quei dati.

All’inizio il servizio era disponibile solo per i possessori di carte di credito Citi (circuito MasterCard). In seguito però Google offrì la possibilità di registrare anche carte prepagate ricaricabili con qualsiasi altra carta di credito (non Citi) appartenente ai principali circuiti.

Attuali caratteristiche di Google Pay

Attualmente (2021) Google Pay permette non solo pagamenti contactless in negozio ma qualsiasi pagamento online, oltre la possibilità di trasferire denaro ad altre persone in modalità p2p. Inoltre è utilizzabile gratuitamente su qualsiasi tipologia di device mobili con sistema operativo Android (smartphone e tablet), iOS (iPhone, iPad, iPod) e su smartwatch (con sistema operativo Wear OS o superiore) in quasi tutti i paesi del mondo (su circuiti finanziari -almeno per l’Italia- MasterCard, VISA e Nexi Professional). Con Google Pay è possibile sincronizzare non solo le carte di credito ma anche le carte di debito e le prepagate.

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