Disconoscimento Addebito Carta di Credito: cos’è e quando richiederlo

Il disconoscimento dell’addebito di una carta di credito è un fenomeno che, nell’epoca moderna delle spese online, si verifica sempre più di frequente.

Clonazioni, frodi e pagamenti immotivati sono purtroppo possibili; pertanto, è fondamentale sapere come agire per risolvere queste fastidiose questioni qualora dovessero presentarsi.

La lista dei movimenti di una carta di credito, di una carta prepagata o di un bancomat può a volte presentare delle anormalità per ciò che riguarda i pagamenti e gli addebiti.

Per esempio, l’utente può trovare addebitata una operazione mai eseguita, oppure addebitata più di una volta o con un importo errato.

In ognuno di questi casi, l’utente ha la possibilità di contestare il disguido, a patto che il disconoscimento dell’addebito della carta di credito sia realizzato non oltre un certo lasso di tempo a partire dalla data dell’addebito; così facendo, potrà evitare che i movimenti della carta siano confermati.

Disconoscimento addebito carta di credito: verifiche e dati necessari

Prima di inoltrare una contestazione per l’addebito sulla carta di credito è necessario verificare che si sia trattato realmente di un disguido.

Di conseguenza è buona cosa prestare attenzione verso i servizi che si basano su un meccanismo di salvataggio dei dati per realizzare delle spese sul web.

Durante l’utilizzo di tali servizi, è sufficiente una semplice azione accidentale dalla tastiera per procedere senza volerlo al processo di acquisto.

In questi casi, sarà possibile risolvere il problema chiedendo lo storno dell’importo detratto. Per contestare gli addebiti non approvati sulla carta di credito è fondamentale possedere:

  • una copia dell’estratto conto;
  • una fotocopia fronte e retro della carta di credito;
  • una copia della ricevuta, della fattura o dello scontrino dal venditore;
  • altri documenti che riguardano la transazione.

Come realizzare il disconoscimento dell’addebito sulla carta di credito

Devi sapere che contestare un addebito sulla carta di credito è un’operazione realizzabile attraverso lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, all’interno della quale dovrai indicare le ragioni che ti hanno spinto a respingere la spesa dell’estratto conto.

La procedura è la medesima anche nei casi in cui tu abbia trovato delle spese duplicate nell’estratto conto o nel caso in cui al suo interno tu abbia individuato delle transazioni che non hai sicuramente realizzato (per esempio in un paese che non hai mai visitato).

Il disconoscimento può realizzarsi insieme al blocco della carta; tuttavia, quest’ultima operazione non necessariamente si verifica. Se infatti l’acquisto errato deriva da una truffa, bisogna prima di tutto bloccare la carta di credito ed eseguire in un secondo momento il disconoscimento dell’addebito; se invece la contestazione dell’addebito è una conseguenza di sbagli da te commessi, non è richiesto alcun blocco.

Per evitare delle sgradite sorprese, comunque, si consiglia di avviare il servizio Alert, che permette di ricevere delle rapide notifiche su dispositivi mobili nel momento in cui gli acquisti vengono ultimati.

Il gestore della carta dovrà, in ogni caso, dare una risposta non oltre i 30 giorni dalla ricezione del reclamo. Qualora non dovesse fornire un riscontro oppure la risposta sia negativa, hai la possibilità di rivolgerti all’Arbitro bancario e finanziario (ABF), un sistema di risoluzione delle controversie che possono nascere fra le banche e i clienti.

Quest’ultima possibilità di risoluzione, tuttavia, spesso presenta degli impedimenti che spingono i consumatori a non ricorrervi.

 

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