La Carta Revolving è una soluzione di pagamento alternativa rispetto alle tradizionali carte di credito a saldo.
Le modalità di pagamento e gestione sono identiche ma quello che cambia è il momento dell’addebito. Si tratta di una soluzione proposta dalle banche e istituti finanziari per consentire di acquistare beni e servizi evitando di dover effettuare il pagamento in unica soluzione.
Il principale vantaggio è quello di affrontare una spesa considerevole pagando a rate. Questo perchè con una carta di credito revolving l’importo speso si restituisce con rate mensili fisse anzichè con un addebito unico mensile.
Con questo approfondimento scopriamo caratteristiche, vantaggi e costi. Una tabella comparativa presenta le migliori disponibili sul mercato, con le informazioni più importanti per la scelta.
Carta Revolving come funziona
Possiamo definire le carte Revolving come carte di credito rateali dal momento che l’importo viene addebitato sul conto del titolare non come unico pagamento ma con rate mensili con importo minimo e durata indicate dalle condizioni contrattuali della banca. ? questa la principale differenza tra la carta di credito revolving e la carta di credito a saldo.
Come si restituiscono i soldi con una carta di credito rateale? Con le modalità consuete previste per ogni acquisto a rate ossia restituendo la somma dovuta con gli interessi previsti dalle condizioni contrattuali. La rata minima e la durata della rateizzazione sono indicati dalla banca.
Per quanto riguarda gli interessi la media delle soluzioni proposte va dal 3% al 5%. Ogni rata il titolare paga una quota di capitale con una parte di interessi.
Per evitare spese incontrollate, con il rischio di andare in rosso, le banche stabiliscono una cifra massima concessa che possiamo definire linea di credito revolving. Oltre tale somma non è possibile utilizzare ulteriormente la carta di credito a rate.
Quali operazioni ed acquisti si possono fare
Possono essere utilizzate per pagamenti nei negozi fisici dotati di POS, online (per beni e servizi) e per il prelievo dei contanti.
I circuiti di pagamento sono gli stessi delle altre carte di pagamento: VISA, Mastercard, Maestro, American Express e Diners Club sono i più importanti a livello internazionale. Questo fa in modo che possano essere accettate non soltanto nel paese di emissione ma in tutto il mondo, anche in valuta diversa dell’euro.
I vantaggi di una carta di credito revolving
Il vantaggio è di poter acquistare un bene o servizio a costo elevato diluendo la spesa nel corso del tempo. Così come si acquista una macchina a rate o una casa con un mutuo bancario la carta revolving offre la stessa possibilità: affrontare una spesa senza disporre nell’immediato della somma necessaria.
2 tipi disponibili sul mercato: pura e mista
Negli ultimi anni sul mercato si sono diffuse due diverse tipologie di carte di credito revolving. Vediamo quali sono ed in cosa si differenziano:
- Carta Revolving “pura” ossia utilizzabile nella sola modalità revolving. Che la cifra di acquisto sia di poche decine di euro o di diverse migliaia non cambia niente, l’importo sarà sempre addebitato in modo rateale. Questo richiede estrema attenzione al titolare, dal momento che la carta dovrebbe essere utilizzata solo per l’acquisto di beni dal costo elevato. In caso contrario si rischia di pagare interessi per acquisti di tutti i giorni che potrebbero essere affrontati in contanti o con una carta tradizionale;
- Carte Revolving miste. Sono la modalità preferibile e più comoda dato che offrono al titolare la possibilità di essere utilizzata sia come carta di credito a rate che con saldo unico. In questo modo si può scegliere di restituire le spese più consistenti in modo rateale mentre quelle di tutti i giorni con il tradizionale addebito unico a saldo.
Tra le due tipologie il consiglio è quello di scegliere una carta mista che offre senza dubbio un’importante opzione aggiuntiva al titolare.
Come scegliere la carta revolving più conveniente: attenzione ai costi
L’offerta disponibile sul mercato è decisamente ampia e non è sempre semplice scegliere la migliore carta revolving. Elemento da tenere in considerazione sono i costi, che si possono distinguere tra le tipologie di seguito indicate.
Solo considerando tutte queste voci di spesa si ha la possibilità di acquistare la carta revolving più conveniente. Vediamo quali sono:
- Interessi sulle rate. La voce più importante da tenere in considerazione dal momento che le banche propongono soluzioni ben diverse. Da ricordare di fare attenzione non soltanto alla percentuale di interesse ma anche alla rata minima prevista ed alle tempistiche di restituzione della spesa (6, 12, 18, 24 mesi);
- Quota annuale di utilizzo della carta, non serve prevista (spesso scontata totalmente per il primo anno di utilizzo);
- Commissioni sui prelievi di contanti a bancomat / ATM. Da considerare i costi all’estero con valuta diversa dell’euro. Oltre ad essere applicato il tasso di conversione previsto dal circuito di pagamento potrebbe essere aggiunta una commissione fissa o variabile;
- Imposta di bollo;
- Carta secondaria per un familiare. Spesso se ne ha la necessità, da considerare se la richiesta prevede costi fissi (esempio: emissione) o variabili (esempio: maggiorazione della quota annuale).
A quanto sopra si aggiunge la necessità di scegliere una carta di un istituto bancario di sicura affidabilità e reputazione sul mercato. Solo in questo modo si possono evitare brutte sorprese, sia in termini di condizioni contrattuali che di assistenza in caso di necessità.
Da sottolineare, però, che la stessa appartenenza delle carte Revolving ai circuiti di pagamento internazionali garantisce sicurezza ed affidabilità, anche nelle situazioni di emergenza.
Come si richiedono: le garanzie da presentare alla banca
Prevedendo la restituzione della quota spesa con rate è necessario offrire alla banca le corrette garanzie a tutela del credito. Per questo motivo richiedere una carta revolving significa fornire alla banca la possibilità di verificare la solidità finanziaria personale.
Questo si effettua con due modalità. La prima è una verifica del reddito dimostrabile, ossia con la presentazione delle buste paga in caso di lavoro dipendente o fatture / reddito per i lavoratori autonomi e liberi professionisti.
In caso non si disponga di un reddito “fisso” è possibile fornire garanzie patrimoniali come, ad esempio, introiti derivanti da affitto di un immobile o interessi su capitali investiti.
Oltre a questi elementi si considera la giacenza media sul conto in caso di rapporto già in essere con la banca che emette la carta.
Per la richiesta è necessario solitamente recarsi presso la filiale della banca anche se come vediamo poco sotto esiste oggi la possibilità di una richiesta online.
Carte Revolving online
Con lo sviluppo del web è possibile trovare carte di credito revolving da richiedere online. Questo grazie alle moderne modalità di verifica dell’identità online, che sono a disposizione di molti istituti bancari e finanziarie.
Non viene meno la necessità di fornire le opportune garanzie in fase di richiesta. Per questo motivo è necessario avere a portata di mano la opportuna documentazione che dimostri il reddito da lavoro o patrimoniale. Oltre a questo è necessario disporre di un conto corrente bancario o postale, con giacenza media dimostrabile.
Nella tabella di seguito alcune soluzioni di carte revolving online.
La migliore carta revolving: tabella di comparazione aggiornata
Come abbiamo anticipato poco sopra parlando dei costi quando facciamo riferimento alle migliori carte di credito revolving consideriamo sia le voci di spesa che l’affidabilità della banca emittente.
Di seguito una tabella di comparazione aggiornata, per consentire di scegliere la carta revolving più conveniente a parità di servizi ed affidabilità.
I casi particolari: reddito non dimostrabile, protestati e cattivi pagatori
Abbiamo parlato dell’importanza di fornire le necessarie garanzie alla banca per disporre di una carta revolving. Adesso passiamo ad alcune situazioni particolari in cui le garanzie potrebbe non essere così evidenti o, addirittura, venire meno.
Carta Revolving senza busta paga
Una situazione che si verifica spesso per soggetti che sono in posizione diversa dal rapporto di lavoro dipendente o subordinato. Si tratta di liberi professionisti, dotati di partita IVA, che non dispongono di una busta paga. In realtà non è così per gli amministratori di società che possono presentare il cedolino del compenso da amministratore. Richiedere le carte Revolving senza busta paga è possibile ma rimane la necessità di dare garanzia della propria solidità finanziaria per la restituzione a rate della somma concessa a credito dalla banca.
Carta revolving senza conto corrente
Non ? possibile averla, dal momento che il conto corrente è requisito essenziale per la richiesta. Le rate, infatti, saranno addebitate in automatico sul conto secondo le condizioni previste dalla banca.
Carte di credito revolving per protestati (cattivi pagatori)
La fiducia della banca e la garanzia della restituzione delle rate, lo ripetiamo, sono elementi essenziali. Per questo motivo non è possibile richiedere carte di credito revolving per cattivi pagatori o protestati.
A chi si fa riferimento con questo termine? A tutti coloro che hanno avuto difficolt? a pagare un debito, indipendentemente dalla natura dello stesso. Pu? essere una rata dell’auto o il mutuo della prima casa, non cambia. Se si finisce nel registro dei protestati non sarà possibile fornire le adeguate garanzie e, di conseguenza, richiedere la carta. Purtroppo è una condizione dalla quale è difficile uscire.
In conclusione è possibile richiedere una carta revolving senza reddito dimostrabile? La risposta è no. Il reddito può essere sia da lavoro che da patrimonio, ma è sempre necessario dimostrarlo. Senza tale elemento agli occhi della banca non si ha la garanzia richiesta per la concessione della carta.
Come estinguere una carta Revolving
Così come si richiede è possibile, come in qualsiasi rapporto economico, decidere di estinguere una revolving. Le modalità sono diverse a seconda della banca ma quello che rimane sempre uguale è la obbligatorietà di aver saldato tutto il debito.
Le rate devono essere, quindi, restituite nella totalità sia per quanto riguarda la quota capitale che gli interessi sul credito concesso.
Alcuni consigli utili per usarle nel modo corretto
Le rate possono essere in alcuni casi un’arma a doppio taglio per il titolare. Il rischio è quello di spendere oltre le disponibilità economiche personali, risultando in difficoltà per la restituzione del debito e degli interessi previsti. Per questo motivo il consiglio principale è quello di utilizzare una carta revolving solo quando necessario ossia per l’acquisto di beni durevoli di importo elevato. è proprio per questo che è stata introdotta tale modalità di pagamento.
L’errore più grande è quello di utilizzarla per le spese di tutti i giorni, come gli acquisti dei beni di prima necessità (esempio al supermercato). Si pagherebbero interessi per acquisti che possono essere fatti con contanti o altra carta, decisamente uno spreco di soldi.
Da considerare, inoltre, il meccanismo di funzionamento che può rappresentare un ulteriore rischio se non si presta da dovuta attenzione. La banca prevede una somma massima concessa a credito, quella che abbiamo definito appunto come linea di credito revolving. Una volta esaurita, raggiungendo la somma massima prevista, non si può più utilizzare la carta. Con il pagamento di ogni rata si restituisce parte della quota capitale (ossia l’importo speso) più una quota di interessi.
Ogni singola rata pagata va a ripristinare la linea di credito prevista. In questo modo la carta può essere nuovamente utilizzata. Dove sta il rischio? Di non tenere conto degli interessi e, di conseguenza, continuare a usare la carta essendo poi costretti a pagare rate considerevoli sia per il credito che per gli interessi.