Carte di Credito con Fido: Guida completa

Carte di Credito con Fido

Le carte di credito con fido mettono a disposizione del titolare denaro che, di fatto, non possiede sul conto corrente.

Si tratta di un credito concesso dalla banca che deve rimanere all’interno di una soglia definita dalle condizioni contrattuali della carta.

Tale somma dovrà essere necessariamente restituita dal titolare secondo modalità e tempistiche definite contrattualmente.

Le carte con fido, per tale ragione, richiedono l’esistenza di un rapporto fiduciario tra titolare e banca. Per tale motivo non sempre sono concesse ed anzi vengono emesse solo alla presentazione di opportuna documentazione di garanzia.

La solidità finanziaria del soggetto, ossia la capacità di restituire la somma concessa a fido, è requisito imprescindibile per richiedere una carta di credito con fido. Il funzionamento, infatti, è analogo agli altri servizi finanziari che mettono a disposizione del titolare una linea di credito.

I vantaggi sono molteplici, tra cui in primis la possibilità di affrontare una spesa di un valore che supera la liquidità presente sul conto.

Con questo approfondimento passiamo in rassegna funzionamento, caratteristiche e procedure per avere una carta con fido.

Indice dei Contenuti
Carta di credito con fido come funziona
Esiste un fido illimitato?
Carta di credito con fido a protestati: è possibile?
Come richiedere le carte di credito con fido
Le procedure di accertamento non sono sempre uguali

Carte di credito con fido

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Carta di credito con fido come funziona

Partiamo dalla definizione di fido bancario che abbiamo accennato poco sopra. Si tratta della somma massima che la banca può concedere a credito al titolare per l’utilizzo della carta.

Questo significa, con un semplice esempio, che se il fido è di € 1.000 il titolare potrà spendere la cifra che dispone sul conto corrente più la somma del fido. Immaginiamo che sul conto corrente siano presenti € 2.000. Nel momento in cui si utilizza per il pagamento la carta di credito con fido per un acquisto di è 3.000 sarà così suddiviso: è 2.000 dal conto corrente e € 1.000 concessi dalla banca.

Con il fido, nello specifico, la banca si pone nella transazione tra il titolare della carta ed il venditore. Il suo ruolo è quello di assumere per conto del titolare della carta con fido un’obbligazione nei confronti del venditore. In questo modo si può concludere la transazione perchè la banca è parte attiva del pagamento stesso.

Da ricordare, infine, che il meccanismo del fido bancario è solitamente presente nei rapporti tra banca ed azienda. Ciò non esclude, però, che sia particolarmente diffuso anche nei rapporti con soggetti privati.

Esiste un fido illimitato?

Per sua stessa natura non si può avere un fido illimitato (tranne che per clienti VIP, identificati direttamente dalle banche). Il fido bancario rappresenta sempre la somma massima che la banca concede a credito al cliente. La somma concessa a credito dalla banca dipende da diversi elementi che ruotano attorno alla fiducia con il cliente.

Tra questi ricordiamo:

  • Garanzie di reddito, rappresentate dallo stipendio o dall’accredito della pensione;
  • Garanzie Patrimoniali, ossia interessi e rendite derivanti da proprietà o partecipazioni in aziende.

Il complesso di tali elementi rappresentano la garanzia per la banca che il cliente sarà in grado di restituire il debito.

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Carta di credito con fido a protestati: è possibile?

L’elemento della garanzia, o meglio della fiducia, viene meno nei confronti di persone che hanno avuto problemi a restituire un debito in passato. Che si tratta della rata di una macchina o del mutuo, il pagamento dei contribuiti INPS poco importa. Non è la tipologia del debito che conta quanto non essere stati in grado di restituirlo.

Per questo motivo non è possibile concedere carte di credito con fido a protestati. Con tale termine, infatti, si intende un cattivo pagatore e per le banche è molto semplice verificare.

Oggi esiste un registro dei cattivi pagatori che viene consultato prima di emettere la carta con fido. Se il nome è presente in tale registro si hanno davvero poche possibilità.

Discorso diverso, invece, per chi richiedere carte di credito con fido senza busta paga. In tale caso è necessario, come anticipato sopra, fornire le opportune garanzie patrimoniali. Quello che la banca deve capire se il soggetto dispone di entrate periodiche, indipendentemente dall’esistenza di un rapporto di lavoro, per pagare un eventuale debito.

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Come richiedere le carte di credito con fido

La richiesta di carte di credito con fido deve essere presentata alla banca presso la quale si è titolari di un conto corrente. è sempre preferibile rivolgersi alla banca con la quale esiste un rapporto da qualche tempo. La fiducia, come ricordato più volte, è il fattore più importante per la richiesta di una carta con fido.

Per il rilascio si tiene conto, solitamente, della giacenza media sul conto al momento della richiesta. Successivamente alla emissione è possibile, per esigenze di spesa, richiedere una carta di credito con fido più elevato. In tale caso la procedura non ripartirà da capo ma la banca richiederà garanzie ‘aggiuntive’. Queste saranno, ancora una volta, di natura reddituale o patrimoniale.

Le procedure di accertamento non sono sempre uguali

Le procedure, se pur simili, possono presentare delle differenze a seconda della banca. Ognuna, infatti, agisce sulla base dei regolamenti interni. La stessa valutazione delle garanzie può essere diversa, nonostante esistano parametri riconosciuti dalle diverse banche. Tra questi la verifica della presenza nel registro dei cattivi pagatori sopra indicato, condizione che vedrà negare l’emissione della carta.

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