Differenza tra Carta Prepagata e Conto Corrente

Conto Corrente vs Carta Prepagata

La differenza tra Carta Prepagata e Conto Corrente crea spesso molti dubbi. A contribuire a confondere le idee negli ultimi anno hanno giocato un ruolo importante le prepagate dotate di IBAN.

Proprio su queste ci soffermeremo nell’analizzare le differenze, parlando anche degli elementi in comune.

A differenza delle tradizionali ricaricabili, le prime uscite sul mercato con un portafoglio elettronico, le moderne ricaricabili hanno un IBAN collegato.

Potrebbe sembrare un conto corrente a tutti gli effetti ma, come vedremo tra poco, esistono grandi differenze. Scopriamo insieme tutto quanto è necessario sapere per rispondere ad ogni dubbio.

Indice dei Contenuti
Cosa hanno in comune carta prepagata e conto corrente
La differenza tra carta prepagata e conto corrente: limiti di utilizzo ed assegni
Accesso al credito ed investimenti
La prepagata per chi non può avere un conto corrente
I costi (attenzione a tariffe e commissioni)
è meglio la carta prepagata o conto corrente?

Differenza tra carta prepagata e conto corrente

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Cosa hanno in comune carta prepagata e conto corrente

Per analizzare le differenze partiamo da cosa hanno in comune. Può sembrare un approccio strano ma non lo è perchè contribuisce a capire alcuni aspetti importanti.

Abbiamo parlato dell’IBAN collegato alle carte. Non corrisponde a un conto corrente tradizionale in quanto ha la funzionalità principale di essere utilizzato per la ricarica con bonifico bancario. Oltre a questo garantisce al titolare della carta ulteriori funzionalità importanti che sono in comune con un conto corrente.

Vediamo quali sono:

  • Ricevere ed inviare bonifici bancari SEPA, sia in Italia che all’estero;
  • Pagare Bollettini. MAV, RAV, F24, Bollo Auto ecc;
  • Ricaricare il credito telefonico (con i principali operatori italiani ed esteri);
  • Prelievo di contanti, sia in Italia che all’estero;
  • Pagare con POS nei negozi fisici, anche con tecnologia contactless;
  • Accreditare lo stipendio su prepagata;
  • Accreditare la pensione su ricaricabile.

Si tratta, quindi, di elementi in comune decisamente importanti. Corrispondono agli utilizzi quotidiani di una carta e fanno capire quanto siano evolute le ricaricabili (ed il perchè del loro grande successo).

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La differenza tra carta prepagata e conto corrente: limiti di utilizzo ed assegni

La più grande differenza è rappresentata dai limiti massimi di giacenza. Se per un conto corrente non si prevedono limiti, con la possibilità per i più fortunati di avere conti a sei zeri, con le prepagate il discorso è ben diverso. I limiti di giacenza massima sono nell’ordine di alcune decine di migliaia di euro.

Per dare un parametro di riferimento quelle che offrono limiti più alti arrivano a una capienza massima di Euro 50.000 sull’IBAN collegato. Questo è uno dei più grandi limiti che non consente il superamento completo dei conti correnti tradizionali.

A questo si aggiungono limiti di utilizzo: prelievi e pagamenti massimi giornalieri o mensili ne sono un buon esempio.

Non si può disporre, inoltre, del libretto degli assegni. Può sembrare un problema da poco ma non è così. Gli assegni, infatti, se pur progressivamente in disuso sono sempre necessari a garanzia per alcune transazioni. Ad esempio l’acquisto di una casa o di un fondo commerciale. Così come non si può avere il libretto degli assegni non si possono nemmeno incassare con una prepagata.

Accesso al credito ed investimenti

Con un conto corrente è possibile accedere al credito bancario riservato ai clienti. Questo non è garantito, invece, dalle banche ai soli titolari di prepagate. Una differenza tra conto corrente e carta prepagata decisamente importante, basti pensare alla richiesta di un mutuo per l’acquisto della prima casa.

Oltre a questo, per ragioni simili, non si può accedere a forme di investimento ed accantonamento dei soldi con pagamento di interesse.

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La prepagata per chi non può avere un conto corrente

D’altra parte ci sono situazioni in cui avere un conto corrente non è possibile, o comunque non è semplice.

Partiamo dai minorenni. Sono pochi i conti che consentono l’apertura e la completa gestione a chi non ha compiuto 18 anni. Certo, è possibile un conto cointestato con i genitori ed esistono alcune offerte sul mercato. Per gestire le finanze personali dei ragazzi, però, potrebbe essere un’ottima soluzione la prepagata. Nessun rischio, comodità e tante funzionalità previste che la rendono simile ad un conto corrente.

Passiamo adesso ai protestati. Con questo termini si fa riferimento ai cosiddetti “cattivi pagatori” che in passato non sono riusciti a pagare un debito, qualsiasi sia la natura di esso (mutuo, rata della macchina ecc). Per questi viene meno la fiducia agli occhi della banca che deve concedere apertura del conto con tutti gli strumenti collegati, carta di credito e bancomat. Può risultare difficile trovare banche disposte a concederli mentre è molto più semplice con le ricaricabili. Anzi, possiamo affermare che in questo secondo caso non ci saranno problemi.

I costi (attenzione a tariffe e commissioni)

Oggi sia per conti che per carte si trovano offerte davvero interessanti. Stiamo parlando di costi di apertura e canoni gratuiti o limitati a pochi euro al mese.

Senza dubbio le prepagate sono più convenienti di un conto corrente, dal momento che non è necessario pagare imposta di bollo annuale (circa 50 Euro). D’altra parte è bene considerare tariffe e commissioni collegate all’utilizzo della carta per evitare spiacevoli sorprese. La somma di queste, infatti, potrebbe superare il costo annuale di un conto corrente.

Da ricordare, infine, la necessità di considerare i fondi delle prepagate ai fini della dichiarazione dei redditi. Consigliamo, per approfondire l’argomento, di leggere il nostro speciale sul rapporto tra carte prepagate, ISEE e giacenza media.

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è meglio la carta prepagata o conto corrente?

Si tratta di due strumenti complementari tra loro. L’uno non esclude l’altro ed anzi è bene averli entrambi per gestire le finanze in modo efficace. Un esempio è rappresentato dagli acquisti online che si possono fare con le ricaricabili. La sicurezza che offrono è al massimo nel settore ed, in aggiunta, si possono tenere sotto controllo le spese in modo più approfondito.

Comprare su internet può spesso far perdere il conto di quanto si è speso. Con una ricaricabile si ha necessariamente un budget oltre il quale non si può andare.

Una volta esauriti i fondi caricati, infatti, la carta non può procedere a ulteriori transazioni.

Per ragioni simili è utile anche per la gestione delle spese aziendali, in particolare dei dipendenti. Tutta la contabilità sarà sempre sotto controllo senza nessuno spreco.

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