Composizione Codice IBAN in Italia e in Europa (con Esempi)

Cos’è il codice IBAN e perché è così importante?
L’IBAN è una sequenza alfanumerica creata per identificare le coordinate bancarie internazionali di ciascun conto corrente.
Si tratta del codice più importante in assoluto, essendo indispensabile per eseguire pagamenti e bonifici.
Ma perché in ogni nazione viene utilizzato un IBAN diverso?
La composizione di questo codice varia di Paese in Paese, in modo da facilitarne l’attribuzione e rendere più immediate le transazioni.
Ma andiamo per gradi e scopriamo com’è composto un codice IBAN.

Il codice IBAN

Formattazione e lunghezza sono differenti in relazione alla nazione nella quale il conto corrente è stato depositato. Il numero complessivo dei caratteri varia da un minimo di 15 a un massimo di 31. Nel nostro Paese l’IBAN è composto da 24 cifre e 3 lettere. Ecco di seguito un esempio di codice IBAN italiano: IT 99 C 12345 67890 123456789012.

Ma cosa indicano i vari gruppi di numeri e lettere presenti all’interno del codice? Le due lettere iniziali fanno riferimento all’Italia (IT), mentre il “99” costituisce il codice di controllo. Tutti gli altri caratteri, invece, indicano il BBAN (acronimo dell’espressione inglese “Basic Bank Account Number”).
All’inizio del BBAN è presenta una lettera, ovvero il CIN, un codice di controllo che, insieme ai 5 numeri che seguono, serve a identificare l’istituto di credito presso cui è stato aperto il conto corrente. Gli altri cinque caratteri numerici sono invece riferiti alla filiale di riferimento (CAB), mentre le ultime 12 cifre indicano il numero del conto corrente.

Come va riportato il codice IBAN?

Quando si è chiamati a digitare l’IBAN del proprio conto bancario è necessario rispettare alcuni accorgimenti: che si debba digitare l’IBAN su un sito web o su un supporto elettronico, è opportuno scrivere tutte le lettere e i numeri di seguito, senza interruzioni e spazi vuoti. Se, invece, devi eseguire un’operazione previa compilazione di un modulo cartaceo, suddividi l’IBAN in 6 gruppi di 4 caratteri alfanumerici ciascuno, seguiti da un’ultima terzina. Quasi tutti i documenti adottano questo formato. In tal caso, la divisione dell’IBAN è utile per una lettura migliore e per la corretta trasposizione del dato.

Che caratteristiche ha l’IBAN negli altri Paesi europei?

I codici delle carte di credito e dei conti correnti stranieri presentano una composizione simile ma non identica a quella dell’IBAN italiano. In Germania, ad esempio, i conti bancari vengono identificati con un codice alfanumerico composto da 22 elementi: le prime due lettere, che identificano il Paese (DE), i due numeri di controllo seguiti dal codice identificativo della banca (ABI) e il numero del conto. Mancano all’appello, invece, il CIN e il CAB.

L’IBAN francese è abbastanza simile a quello italiano, essendo composto da 27 tra cifre e lettere: alla sigla FR fanno seguito un codice di controllo con una struttura dissimile da quella italiana e il numero del conto. Anche in questo caso manca la lettera di controllo (CIN). Infine, sono 24 le cifre che compongono l’IBAN spagnolo: in questo caso, la sigla della nazione è sostituita dal codice ISO3166, cui fanno seguito le solite due cifre del codice di controllo e la stringa identificativa dell’istituto di credito e della relativa filiale; termina con il numero del conto, in tal caso composto da soli numeri.

Conclusioni sull’IBAN

Per effettuare bonifici e pagamenti è necessario conoscere il proprio IBAN, che consiste in una sequenza alfanumerica in grado di identificare in maniera univoca il conto corrente. L’IBAN è indispensabile per inviare e ricevere denaro da conti depositati in Italia o all’estero. Oltre al numero del conto corrente, dal codice in questione è possibile estrapolare informazioni utili come la nazione nella quale è depositato il conto stesso, l’istituto di credito e persino la filiale di riferimento.

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