Versamento Contanti Bancomat: Limite Massimo

Effettuare un versamento o un prelievo presso un bancomat è un’operazione molto comune, che probabilmente hai effettuato tantissime volte.

Se ti stai chiedendo quali sono i limiti e i rischi legati a tali operazioni, questo articolo risponderà alle tue domande.

Ricorda che l’Agenzia delle Entrate può risalire in qualsiasi momento ai movimenti del tuo conto corrente per effettuare dei controlli fiscali.

Pertanto, è fondamentale che tu sia ben informato, soprattutto per quanto riguarda le soglie da non superare. Vedremo:

  • quali sono i limiti e i rischi di un versamento
  • quali sono i limiti e i rischi di un prelievo

Quali sono i limiti e i rischi di un versamento

La legge non stabilisce nessun limite alla somma che si può versare su un conto corrente.

Ciò nonostante, ogni versamento in contanti potrebbe essere considerato un reddito imponibile, e quindi tassato.

Tutti i contribuenti sono tenuti a giustificare tali operazioni, a maggior ragione se non si possiede un reddito.

Spetta quindi all’intestatario del conto corrente dimostrare che la somma versata non è tassabile, con documentazione scritta e datata.

Pertanto ci sono due possibilità: dichiarare l’importo del versamento, riportandolo sulla dichiarazione dei redditi, oppure non dichiararlo, ma conservare la documentazione che dimostra la natura del versamento, qualora venga effettuato un controllo fiscale.

In quest’ultimo caso rientrano, ad esempio, i risarcimenti, le donazioni da parte di un genitore, le vendite di oggetti usati o le vincite che riguardano scommesse o concorsi a premi.

Un altro aspetto molto importante, di cui tenere conto per quanto riguarda i versamenti, riguarda la possibilità che hanno le banche di richiedere ai propri clienti la provenienza del denaro versato, ai fini delle norme antiriciclaggio.

Questo può avvenire nelle seguenti situazioni:

  • se si ricevono delle somme di denaro dallo stesso soggetto oltre la soglia della tracciabilità, ovvero 2.000 euro per il 2021 e 1.000 euro per il 2022
  • se la provenienza del denaro indicata dall’intestatario del conto corrente è infondata o da adito a sospetti. In questo caso la banca può informare la UIF (Unità d’Informazione Finanziaria per l’Italia). Quest’ultima può inviare una segnalazione alla Procura della Repubblica, qualora ci sia un’ipotesi di reato.

Nei casi in cui la Procura della Repubblica avvii delle indagini sulle operazioni effettuate e venga riscontrato un illecito, la legge stabilisce che vengano applicate delle sanzioni che vanno dai 1.000 ai 50.000 euro.

Quali sono i limiti e i rischi di un prelievo

Per quanto riguarda i prelievi, non c’è alcun limite per quanto riguarda la somma e non sono soggetti a controlli fiscali. Questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, nell’ordinanza n.47831/19 del 25 novembre 2019.

L’ordinanza stabilisce che, per i singoli contribuenti, i prelievi di denaro non sono soggetti a controlli o segnalazioni da parte delle banche. Questo vale anche quando i prelievi sono frequenti o di importi elevati, in quanto non sono indice di evasione fiscale qualora sono giustificati come spese per la vita quotidiana.

La Corte ha anche stabilito che solo le imprese sono tenute a giustificare i prelievi effettuati. Le soglie da non superare, stabilite dalla legge per gli imprenditori, sono di 1.000 euro al giorno e di 5.000 euro al mese.

Va ricordato che, nonostante non ci siano limiti alle somme da prelevare e non si è soggetti a controlli fiscali, le norme antiriciclaggio stabiliscono che, se l’importo prelevato è superiore ai 10.000 euro al mese, le banche devono effettuare una segnalazione alla UIF, che valuterà se presentare la notifica alla Procura della Repubblica, in particolare se si sospettano i reati di riciclaggio di denaro, traffico di stupefacenti o armi, criminalità organizzata e così via.

Tali norme si applicano anche nei casi in cui la soglia mensile di prelievo di 10.000 euro è superata effettuando più operazioni.

In conclusione, ricorda che, per quanto riguarda i versamenti, non ci sono dei limiti riguardo alla somma da versare, ma è fondamentale possedere la documentazione che attesti la provenienza del denaro.

Per i prelievi, invece, a meno che non si è titolari di un’impresa, non ci sono limiti, ma si può essere soggetti a controlli qualora l’importo superi i 10.000 euro mensili.

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